Sol di Silice
Nozioni preliminari
La sol di silice è il nome utilizzato comunemente in enologia per il diossido di silice ed è un componente molto utile nella chiarifica dei vini a causa delle sue proprietà chimico fisiche. L’utilizzo di questo composto durante la chiarifica sia pre-fermentativa che pre-filtrazione fa si che sia pressoche fondamentale durante la vinificazione di vini bianchi. Uno degli aspetti più interessanti è che è uno dei chiarificanti con meno allergeni e per questo è utilizzabile nella produzione dei vini vegani e spesso anche in quelli biologici.
Caratteristiche
La sol di silice a pH del vino è carica negativamente, ed è per questo motivo che spesso viene utilizzata subito dopo l’aggiunta di gelatina, che ricordiamo è carica positivamente, in modo che flocculi e si depositi sul fondo della vasca, favorendo quello che è definito collaggio del vino. Questa sua caratteristica lo rende ideale ogni qual volta si voglia ripulire il mosto o il vino da materiale in sospensione.
Bisogna ricordare che, sebbene sia carico negativamente quindi reagisca con materiale proteico, come ad esempio le gelatine, la sol di silice NON garantisce la stabilizzazione proteica, per quello scopo è meglio usare la bentonite.
Dosi d’impiego
La sol di silice solitamente è utilizzata in soluzioni acquose e solitamente viene dosata in base alla quantità di gelatina che è stata utilizzata, in proporzione 1a5 fino a 1a10 per chiarifiche più difficili; in generale le dosi vanno dai 30 fino ai 100 g/Hl. quando si vuole effettuare il collaggio del vino, magari abbinato a una stabilizzazione proteica, si può procedere aggiungendo della gelatina o colla di pesce, dopo pochi giorni della sol di silice e della bentonite, quindi attendere alcuni giorni e travasare il vino. L’utilizzo di sol di silice è utile anche in vini rossi molto torbidi e ricchi di mucillagini, in quanto la sua azione, chimicamente simile a quella dei tannini, aiuta la sedimentazione e la pulizia del vino.