Gli additivi per l’Enologia
Quali sono e come funzionano i principali additivi utilizzati in enologia?
Ecco un breve elenco con la loro principale funzione per potersi orientare in questo difficile argomento.
Stabilizza proteicamente i vini legandosi alle proteine e precipitando, migliora la pulizia e la filtrabilità
Lieviti con caratteristiche particolari che donano unicità al vino, non sempre concludono il processo fermentativo.
Lieviti che trasformano gli zuccheri in alcol: rapidi, molto tolleranti all’etanolo e alle diverse temperature
Coadiuvante proteico per il collaggio dei vini: legandosi con il materiale polifenolico lo sottrae stabilizzando colore e ammorbidendo il gusto
Proteine con specifiche funzioni pectolitiche che permettono le chiarifiche e le flottazioni su mosti.
Molecola alla base del metabolismo dei lieviti: aggiunta in fermentazione aumenta il contenuto di azoto prontamente assimilabile
Proteine che vengono aggiunte nei vini per ammorbidire i tannini o per eliminare sapori amari.
Coadiuvante proteico utilizzato nei vini bianchi per eliminare materiale polifenolico potenzialmente ossidabile
Parti di membrana di lievito con la funzione di aumentare il gusto, la struttura e il colore nei vini bianchi
Autolisati di lievito che danno nutrimento durante la fermentazione alcolica ed eliminano molecole inibenti
Molecola con funzione antiossidante, antiossidasica e antisettica utilizzata in tutte le fasi della produzione d un vino
Coadiuvante di filtrazione e molecola che aiuta le chiarifiche legandosi alle proteine e precipitando in maniera compatta
Polifenoli di diversa origine con funzione antiossidante e di stabilizzazione del colore. Alcuni apportano un loro gusto nel vino aumentandone la struttura.
composto a base di rame per prevenire riduzioni e rendere il vino più “aperto”
L’ultima scoperta in fatto di stabilizzazione tartarica per vini bianchi e rossi che rivoluzionerà questo campo